Antonio Forcione: “Ragazzi sappiate ascoltare il mondo e voi stessiâ€.
Posted on: 24/08/2012
Antonio Forcione: “Ragazzi sappiate ascoltare il mondo e voi stessi”.
MONTECILFONE. “Sono un ragazzo semplice con un incredibile entusiasmo” con queste parole Antonio Forcione, musicista eclettico definisce se stesso. Dal palco del Parco delle Lame a Montecilfone, ieri 12 agosto 2011, ha letteralmente stregato il pubblico tenendolo col fiato sospeso per circa due ore. Special guest della serata la cantante Francesca Alotta che ha emozionato il pubblico cantando un brano scritto per il padre scomparso. Sul palco anche il sindaco Franco Pallotta e il parroco don Franco Pezzotta che hanno omaggiato il musicista del premio “Valigia dell’Emigrante”, riconoscimento che il Comune arbereshe assegna ad un ‘emigrato’ dal paese che si è particolarmente contraddistinto nel mondo.
Nel corso dell’incontro che ha preceduto il concerto Antonio Forcione ha raccontato le sue origini molisane e ha fissato un’immagine per descrivere il suo incontro con la musica: “Avevo circa 8 anni quando, passeggiando per le strade di Montecilfone sono stato attratto dalla musica che veniva fuori da un’osteria, una classica osteria con gli uomini che giocavano a carte e bevevano vino e due musicisti con fisarmonica e chitarra. Ecco, sono rimasto colpito da quell’atmosfera fantastica fatta di allegria e musica. E’ questa stessa atmosfera che cerco sempre di ricreare nei miei concerti dovunque io vada, perché credo fermamente nel potenziale sociale della musica”.
Forcione dopo la scuola d’arte ad Ancona e un periodo fatto di sacrifici e duro lavoro (anche quello del manovale) a Roma, accetta un biglietto gratis da un amico per Londra. E’ lì che dopo un paio di mesi trascorsi a suonare la sua chitarra in strada, partecipa ad una selezione per artisti di strada organizzata dalla BBC. “Eravamo 300 e ognuno si esibiva in quello che sapeva fare, dalla break dance, alle catene dei punk, dagli acrobati ai musicisti di ogni tipo. Io suonai con il mandolino una tarantella e un pezzo spagnoleggiante e poi andai via perché comunque dovevo guadagnarmi la giornata. Dopo un paio d’ore mi raggiunse una delle organizzatrici dicendomi che avevo vinto il primo premio di 120 sterline”. Nonostante la pubblicazione del primo album Forcione continua a suonare in strada per altri tre anni e a ‘produrre musica in modo artigianale’: “Facevamo tutto noi, la grafica dei manifesti, io avevo fatto l’istituto d’arte, poi li andavamo ad attaccare di notte, una ragazza invece duplicava le audiocassette che poi vendevamo”. Fino a quando il gruppo non vien notato dalla Virgin Record.
Ad oggi l’AFQ, l’Antonio Forcione Quartet, ha all’attivo 16 album e tournè che hanno toccato qualsiasi palco del mondo: dal Kazakistan, all’Indonesia, da Honk Kong, all’India per arrivare all’Africa. E’ proprio con musicisti africani che Forcione collabora da diverso tempo per dare vita al suo nuovo album che uscirà a giorni. “L’album che si intitola ‘Sketches of Africa’ (Schizzi d’Africa) è il frutto della simbiosi tra Forcione e i musicisti incontrati durante i suoi viaggi nel continente Africano. Sonorità provenienti dal Senegal, dallo Zimbawe, dal Sud Africa e dallo Zambia si fondono alla ritmica inconfondibile della chitarra di Forcione. “Credo che la musica mi abbia formato per quello che sono oggi – spiega Forcione – ma del Molise porto dentro alcuni valori che è difficile trovare altrove come il rispetto per gli anziani, la cordialità, l’essere alla mano”. Quando si chiede a Forcione il consiglio per i giovani molisani che amano la musica e vogliono vivere di questo il musicista spiega: “Quello che consiglio è di avere una buona abitudine all’ascolto”. Ascolto inteso come attenzione al mondo esterno ma anche ascolto di se stessi, delle proprie passioni. “Ricordo quando ho sentito davvero per la prima volta me stesso. Osservavo il paesaggio dalla mia finestra a Montecilfone, avevo 16 anni, e per la prima volta mi fu chiara questa frase ‘Voglio viaggiare e suonare’. Sapere ascoltare è molto importante”. Forcione chiude con una citazione di un proverbio inglese che dice “La conoscenza parla, la saggezza ascolta”.
(Ticonzero Editing per Comune di Montecilfone e Sportello Linguistico regionale area arbereshe)